Creare uno Spazio Ufficio in casa

Dedicare uno “spazio ufficio” nella propria abitazione può rivelarsi davvero comodo, che si lavori da casa o meno. Uno spazio di lavoro piacevole e funzionale non può che aiutarvi a migliorare la vostra produttività.

Oltre alla posizione della postazione (ben esposta, in una zona tranquilla della casa per potersi concentrare al meglio), la scelta dell’arredamento è molto importante, soprattutto per chi deve organizzare il proprio lavoro e rimanere seduto per ore.

Abbiamo realizzato una nostra selezione di prodotti che possono essere inseriti facilmente in casa, prodotti pratici, ma di qualità e con un design curato.


| La scrivania |

 

Ink di Molteni&C – Jasper Morrison

“Ink” è in noce canaletto, ha forma trapezoidale, vi si accede aprendo un’anta che, basculando, diviene piano di lavoro. All’interno del vano, tre cassetti, illuminazione a LED e un vano dotato di prese per connettere tutti i tipi di device elettronici, anche se il nome “Ink” ricorda la scrittura tradizionale fatta di inchiostro, penne e carta, ma soprattutto di idee.

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Arne b&b Italia – Antonio Citterio

“Arne” è un contenitore orizzontale associato ad un piano di lavoro. Il vantaggio di questa scrivania è il piano che ruota e può così adattarsi a tutte le stanze. L’uso del legno curvato, associato ai sostegni in tondino d’acciaio che, li rende visivamente leggeri.

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Home Desk Vitra – George Nelson

“Home Desk”, bello ed elegante con il suo basamento ricercato ed i colori non chiassosi, fa parte dei classici del design creati dal designer George Nelson. Progettato originariamente come secretaire, viene oggi utilizzato come piccola postazione di lavoro per l’home office.

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Mathieu Poliform – Emanuel Gallina

“Mathieu”, uno scrittoio dalla silhouette slanciata, dove la dolcezza delle curve del piano è in totale armonia con l’eleganza delle linee decise della struttura. Il mix di materiali, cuoio, legno e metallo, sono valorizzati dal loro stesso contrasto. Una soluzione dal design raffinato che non rinuncia alla funzionalità grazie anche al cassetto che si cela con molta discrezione.

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Sistema “505” Molteni&C – Nicola Gallizia

Flessibilità e funzionalità guidano il progetto “505”, un sistema a spalla portante che si sviluppa in una serie di mobili componibili con ampia modularità. A completare il sistema vi sono vani multimediali, piani di lavoro, ma anche la possibilità di comporre mobili singoli, appesi a parete o appoggiati a terra.

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| Le sedute |

 

Cesca Knoll – Marcel Breuer

“Cesca” realizzata nel 1929, quando utilizzare il metallo per creare arredamento d’interni era impensabile. Breuer ha realizzato questa sedia curvando un tubolare d’acciaio e, poiché è un materiale freddo, ha impreziosito la sedia con l’antica tecnica dell’impagliatura, con paglia di Vienna. Risultato stupefacente. Una sedia senza tempo, che entra con discrezione nelle abitazioni e uffici donando carattere e classe.

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Aluminium Chair Vitra – Charles & Ray Eames

Originariamente progettata per la residenza privata di un collezionista d’arte di Columbus nell’Indiana (USA). Per la progettazione di questa sedia i designer hanno abbandonato il principio della seduta a guscio, tendendo invece un pannello di tessuto o di pelle tra due elementi laterali in alluminio, in modo da creare una seduta “tesa ma elastica”. La sedia si adatta al corpo della persona ed è molto comoda, anche in assenza di un’imbottitura complessa.

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Spaghetti Armrest Alias – Giandomenico Belotti

Simbolo nella storia del design, “spaghetti chair” è la prima delle sedie Alias entrate nella collezione del MoMA di New York. La struttura è in acciaio verniciato o cromato; le sedute e gli schienali sono prodotti nella caratteristica tessitura in tondino di pvc, discreti nella versione trasparente e più decisi nelle diverse tinte.

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Indochine Cassina – Charlotte Perriand

Poltroncina girevole, con struttura in legno, concepita dalla designer in Vietnam, per uso personale, venne realizzata con mezzi e metodi disponibili sul luogo nel periodo della guerra. La poltroncina ha un aspetto “vernacolare”. Indochine è pensata per gli amanti del design, è un prodotto che ha fatto storia e che oggi ne scrive un’altra pagina. Prodotta in numero progressivo come tutti i prodotti della collezione Perriand.

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Mr  Knoll – Mies van der Rohe

“MR” è una sedia di fine anni venti, il celebre designer (a quei tempi nella scuola Bauhaus) insieme al collega Breuer sperimentava la possibilità di creare sedie che avessero come struttura l’acciaio invece del ben noto legno. I risultati furono creativi, geniali, senza tempo. Infatti questa è tra le sedie che lasciano un segno indelebile nel design moderno. Inutile dire che è una sedia che si distinguerà in qualsiasi ambiente voi la inserirete, un vero “cult”.

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Ginger Poltona Frau – Roberto Lazzeroni

Ginger “Ale” un’iconica scocca a guscio con le due aperture laterali a goccia. Fresca e ben disegnata, modernissima nelle sue varianti, si presta con versatilità sia agli spazi di lavoro, sia come seduta per singole postazioni nella zona studio/lavoro di casa

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Tulu Simon – Kazuhide Takahama

“Tulu” è una sedia in tondino metallico cromato che ne delinea la geometria, lasciandoci entrare nello spazio. Ha un aspetto essenziale e leggero. È stato uno dei primissimi modelli ad essere realizzato in tondino come risposta al tubo piegato. Discreta, elegante e versatile, “Tulu” si presta a qualsiasi tipo di ambiente: living, office e locali pubblici. È possibile avere anche la versione con braccioli, dove il tondino si estende e nella parte superiore è rivestito da massello di legno tinto nero. La seduta è ottenuta con resina espansa incollata su un supporto in tela completo di cinghie.

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| Illuminazione |

 

Lampada Bis e Tris Fontana Arte

Progettate nel 1954, le lampade da tavolo “Bis” e “Tris” mantengono intatta la loro forma moderna, sia nella versione con montatura in ottone lucido e coppa in vetro opale nero (Bis), che in quella con montatura in metallo cromato e coppa in vetro sabbiata e verniciata bianca internamente (Tris).

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Aj Louis Poulsen – Arne Jacobsen

Progettata da Arne Jacobsen nel 1960 per il SAS Royal Hotel di Copenaghen (Radisson Blu). La luce ha contribuito al concetto di design totale dell’hotel. Molti degli articoli dell’hotel hanno raggiunto oggi lo status di icona del design e, tra i prodotti da illuminazione le lampade AJ sono diventate famose nel mondo. L’apparecchio emette una luce diretta verso il basso. L’angolo dello schermo può essere regolato per ottimizzare la distribuzione della luce. Lo schermo è verniciato in bianco nella parte interna per garantire una luce morbida e confortevole.

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Uau Catellani & Smith – Enzo Catellani

“Uau”, di Catellani&Smith, è una lampada da tavolo a LED dal design leggero che si adatta a numerosi contesti living. Realizzata con base nickel, struttura in acciaio, astina in rame nichelato, con lente removibile in vetro, cavi di colore blu.

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Anisha Foscarini – Lievore Altherr Molina

Cornice avvolgente che circoscrive il vuoto e si riempie di luce, la lampada da tavolo “Anisha” è un’opera di design sorprendente nella sua essenzialità.

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Leo On Off Nemo – JEHS+LAUB

Lampada da lavoro a fascio semi-concentrante, ottimale per il lavoro e la lettura. Con interruttore on/off sul braccio, adatta a qualunque sorgente con attacco E27 e soprattutto alle lampadine LED e fluorescenti compatte. La versione standard è corredata di morsetto per tavolo. Disponibile anche una base da tavolo e accessori di fissaggio. Gli snodi sono in alluminio pressofuso spazzolato. La struttura e la testina sono in alluminio pressofuso ed estruso bianco opaco o nero.

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Setareh Fontana Arte – Francesco Librizzi

Vetro soffiato a bocca, magicamente sospeso all’interno di una struttura metallica sottile. Un gioco di masse e di traiettorie circolari genera un disegno bilanciato. “Setareh”, questo è il nome della famiglia di apparecchi di illuminazione che Francesco Librizzi, giovane architetto siciliano con base a Milano, firma per la prima volta per Fontana Arte. “Setareh” nasce dalla volontà di dare corpo alla luce. La lampada è composta da una sfera in vetro satinato bianco. La luce che emana dalla sfera si diffonde sullo spazio circostante e irraggia il telaio. I riflessi del metallo rendono visibile il campo luminoso, lo spazio influenzato dalla luce, la sua aura. Il risultato è una collezione di apparecchi luminosi, declinata nella versione da tavolo e sospensione, di straordinaria grazia poetica. La versione da tavolo è disponibile in due versioni mentre quella a sospensione si declina in più varianti: nuda con il solo telaio e la sfera luminosa (disponibile anche nella versione con tre sfere), con un diffusore in vetro curvato bianco (diametro cm 45, 65, 85) oppure con disco metallico verniciato bianco nero (diametro cm 45, 65, 85, 100).

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