Le Icone del design degli anni 50

Sono stati gli anni d’oro del design e hanno prodotto pezzi talmente contemporanei allora da essere diventati oggi vere icone del moderno. Tanto che i brand dell’arredo continuano a rieditare i progetti d’autore nascosti negli archivi storici: ecco allora che luci, oggetti e mobili dei grandi Maestri tornano in produzione o non escono mai dalle collezioni.

Ecco una selezione degli oggetti di design per noi intramontabili:

La Lounge Chair di Charles e Ray Eames. “Perché non realizzare una versione moderna della vecchia sedia da club inglese?” Con questa ispirazione Charles Eames iniziò a sviluppare la Lounge Chair nel corso di un processo creativo durato molti anni. Lo scopo era soddisfare il desiderio di una poltrona dalle proporzioni ampie che riunisse in sé il comfort più assoluto e la migliore qualità dei materiali e della lavorazione.

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Collezione Tulip – Eero Saarinen – “La parte inferiore delle tipiche sedie e tavoli crea confusione, “un mondo inquieto”, ha spiegato Saarinen. “Io volevo ripulire i bassifondi delle gambe” e così Tulip rompe gli schemi della sedia classica a quattro gambe, come del resto il materiale di cui è costituita, con l’avvento delle materie plastiche in quegli anni, questa fu una delle più importanti creazioni dell’arredo domestico in vetroresina finita liscia.

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Poltrona e divano 720 Lady di Marco Zanuso – Disegnata nel 1951 da Marco Zanuso per Arflex, la poltrona Lady ottenne, nello stesso anno, la medaglia d’oro alla IX Triennale di Milano. Costituisce l’icona della modernità poiché fu frutto di un’innovazione che capovolse il sistema tradizionale di lavorazione degli imbottiti: la realizzazione separata delle parti e il loro successivo assemblaggio. Oggi l’estetica della poltrona e del divano Lady è resa ancora più contemporanea grazie alla nuova selezione di tessuti firmata Raf Simons, introdotta nella collezione Everest di Cassina.

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Contenitori D.655.1 e D.655.2 di Gio Ponti

Comò disegnato in diverse varianti tra il 1952 e il 1955, la riedizione è prodotta sulla base dei disegni originali custoditi nei Gio Ponti Archives sotto la direzione artistica dello Studio Cerri & Associati per la Gio Ponti Collection. La struttura in essenza di olmo è sostenuta da piedi in ottone satinato.

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Poltrona Egg- Arne Jacobsen

La poltrona Egg Chair è stata disegnata per il Radisson Sas Hotel di Copenhagen. Arne Jacobsen l’ha dunque pensata reinterpretando in chiave moderna la classica bergère, e seguendo una nuova filosofia della seduta: una poltrona avvolgente come un nido (la forma di uovo da cui prende il nome) che, anche nella hall di un albergo, permettesse di rilassarsi, di sedersi in modo comodo e informale e soprattutto di ripararsi da sguardi indiscreti, grazie allo schienale particolarmente alto e dotato di “orecchie”.

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Luminator – Achille & Pier Giacomo Castiglioni

Un treppiede che regge una lampadina dalla forma di un faro di automobile: questa è la lampada da terra disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1954 in esclusiva per Flos. Realizzata in metallo, Luminator è un complemento d’arredo che ha fatto la storia del design nella seconda metà del secolo, quando gli artisti e i designer rendevano gli oggetti industriali opere d’arte.

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Navy Chair – Emeco

Commissionata ad Emeco nel 1944 dalla US Navy per essere usata a bordo delle navi da guerra. Costruita con l’80% in alluminio riciclato, sono realizzate solo a mano, da artigiani che utilizzano lo stesso processo da decenni .

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Coffee table vitra – Isamu Noguchi

Il design semplice e geniale si basa su soli tre elementi: il pesante piano in vetro poggia su due pezzi in legno con struttura ad angolo retto, incastrati tra loro in un dinamico movimento. La trasparenza del top permette una perfetta visione della struttura in legno, diversa a seconda dell’orientamento, realizzando una fusione perfetta tra forma e funzione.

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Potence – Jean Prouvé

Potence è considerata come uno dei capolavori puristi di Jean Prouvé. Il fascino di questo apparecchio a luce dimmerabile, caratterizzato dal braccio lungo più di due metri e dal rigoroso e sobrio utilizzo  dei materiali e delle forme. La struttura è in semplice acciaio tubolare verniciato a polvere, completata da una impugnatura a sfera in legno di faggio che permette di spostare l’asta.

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Come tutti gli oggetti immortali, questi pezzi d’arredo sono legati al periodo storico in cui sono stati progettati, ma restano incredibilmente moderni e si adattano a tutti gli stili e a tutti gli spazi: privati o pubblici, di piccole o di grandi dimensioni, sfarzosi o modesti, e soprattutto sono perfetti abbinati a mobili dal design più recenti, e così fornire un preciso carattere alla casa.

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