DI BIANCO E D’ARMONIA – A Desenzano del Garda, un appartamento candido e moderno
Questo edificio dall’architettura contemporanea, sorge a Desenzano del
Garda e ha il centro storico poco lontano. Coi suoi parapetti in
vetro, coi muri perimetrali in BioPLUS®. Con quella tecnologia piena
di luce e leggerezza. Filtra dal brise-soleil metallico, la luce. Dalla
struttura che delinea il vano scala, le porzioni di logge e le terrazze.
Col loro affacciarsi sulle aree comuni, col loro specchiarsi sulla piscina.
Filtrata dai serramenti, entra nei sette appartamenti. Accarezza
la forma a L che di Villa Tiberio è pregio ed è caratteristica. Quella
forma, lo studio Architettura & Urbanistica Sigurtà l’ha esaltata, creando
ampie logge e – al piano terra – una piscina col suo solarium. Ed
è proprio sulla piscina che, l’appartamento curato dal Gruppo Squassabia,
si affaccia. È l’appartamento di un giocatore professionista,
questo. Che, una volta qui, ha il desiderio di rilassarsi. Di ritrovarsi.
Di vivere attimi d’armonia e di tranquillità. È tutto un appartamento
di beige e di bianchi, con fredde macchie di colore a ricordare il lago.
In soggiorno, il lago rivive nella Twiggy di Marc Sadler (2006, Foscarini).
Nel tappeto che Carpet Edition ha realizzato, utilizzando vecchi
modelli ritinti e ricuciti. Le sue sfumature d’azzurro e di blu accolgono
il divano. Morbido. Profondo. Accogliente. È il Groundpiece di
Antonio Citterio (2001, Flexform). Lo affianca un tavolino minimal
– modello Più Table di Giuseppe Viganò (2009, Saba) -, lo riflette un
mobile tv che è pura tecnologia. Firmato B&B Italia, e laccato grigio
fumo e bianco perla, è lucido. È moderno. È un elegante nascondiglio.
Come anche la libreria, che è stata realizzata su misura e che cela
abiti, oggetti e poi stoviglie. Accanto al soggiorno, senza separazione
alcuna, trova spazio la cucina. Laminato opaco “tuttocolor” e top in
cemento, la disegnano moduli Artex di Varenna. E l’accompagna il
bianco. Quello del tavolo Nori di Bartoli Design (Kristalia), quello
delle sedie Masters di Philippe Starck & Eugeni Quitllet (Kartell). Il
bianco di una sospensione che è un po’ classica e un po’ barocca, il
bianco che – nei tendaggi – vira al beige. Perché è proprio il bianco,
ad accompagnare ogni ambiente. Un bianco caldo. Sfumato. Che in
camera da letto disegna l’armadio su misura e poi il letto, modello
Aurora Uno di Tito Agnoli (2006, Poltrona Frau). Nei bagni, è un
bianco fatto di luce. Ovunque, è un bianco pieno di colore.