Nuove e preziose interpretazioni
In pieno centro, a due passi da Piazza Erbe, dalla casa di Giulietta e dai palazzi scaligeri, Verona racconta le vicende di un passato non troppo lontano attraverso la riqualificazione di un novecentesco palazzo cittadino, da sempre conosciuto come “Palazzo delle Poste”. Progettato in un eclettico stile neoclassico-barocco alla metà degli anni Venti, nei pressi di un limitrofo orto botanico, dal rinomato architetto veronese Ettore Fagiuoli, il palazzo è stato la principale sede dei servizi postali civici fino al 2019.
Dando nuova linfa alla struttura, una nuova contemporaneità abitativa si è poi sviluppata e distinta nei singoli appartamenti, grazie anche a un attento lavoro di collaborazioni condivise tra i professionisti delle varie progettazioni d’interni. In particolare, l’eleganza e il fascino moderni si innestano e si fondono con l’architettura originaria nell’appartamento presentato in queste pagine, curato dall’Architetto Paolo Richelli e allestito dalla nostra interior designer Francesca Santinato. Il progetto, recuperando l’attenzione che l’architetto Fagiuoli prestava per i materiali di qualità, i cromatismi e gli accostamenti stilistici, ha dunque ripreso, rinvigorito e reinterpretato gli stessi elementi, predisponendone un’organizzazione e una lettura stilistica ampia e coinvolgente.
La dimora di grande metratura, infatti, non solo si presenta avvolta in un’omogenea e moderna veste che coordina tutti i vari ambienti, ma si distingue anche e soprattutto per la sua peculiarità e ricchezza di dettagli. Ecco, quindi, la raffinatezza degli arredi customizzati, gli inserti di marmo e di ottone, i pezzi iconici di Cassina e Poltrona Frau, l’eleganza dei tessuti e gli scenografici giochi di luci e lampade Moooi. Il tutto per il fiorire di un innovativo concept abitativo: prezioso, artistico e personalizzato.